“Una sedia che non è una sedia” 

La sedia è il primo oggetto dell’abitare. Questa sedia è una superficie pittorica tridimensionale: è contemporaneamente spazio architettonico e rappresentazione dello spazio architettonico. L’immagine dell’uomo è latente ma presente è l’espressione del suo pensiero, della sua riflessione: alla staticità del corpo si contrappone la dinamicità della mente. Memoria e storia, lavoro e trasformazione, lo stare e il fare insieme.

La sedia dipinta è quindi l’immagine iconica degli “Oggetti evocativi” che costituiscono la prima produzione di oggetti d’uso domestico a serie limitata dello studio Archema. Fanno riferimento al mondo dell’”artigianato artistico” in cui prevalgono valenze simboliche e metaforiche e che si muove in un’area intermedia tra arte, artigianato e industria. Oggetti che attraversano linguaggi diversi: dal Postmoderno dei primi “Omaggi a …” degli anni ’85-’95, al Neoeclettismo degli oggetti più emozionali e polimaterici degli anni ’95-’05.